
Tanti anni fa, quando il servizio militare era ancora obbligatorio e io ero poco più che maggiorenne, ebbi la così detta “cartolina” che mi annunciava il mio imminente reclutamento; non sarei mai voluto andare perché avevo una brutta sensazione e, forse, avevo ragione.
Sin dal primo giorno, la mia strada s’incrociò col più bastardo dei sergenti. Un uomo di ferro che non guardava in faccia a nessuno; con i suoi baffi folti e gli occhiali da sole con lenti specchianti, che nascondevano i suoi occ...
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