
Tutti comodi.
Sono le tre ed il locale è ancora pieno.
Il cielo. Qui a nessuno importa del cielo. Ogni tanto passa una delle Peleiadi (così sono chiamate le stelle cadenti in Agosto) ed io la catturo con lo sguardo, attraverso i finestroni del soffitto a travi troppo basso.
Ognuno dei clienti è seduto, ora sorseggiando beveroni colorati, ora con la faccia imbluita da uno schermo-cellulare.
Raramente parlano. C'è una musica tale che non si sente nulla, solo l'infrangersi periodico ...
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